lunedì 8 gennaio 2018

Presentazione di L’architetto dell’invisibile ovvero come pensa un chimico di Marco Malvaldi




Sabato 9 dicembre 2017 all’interno della Nuvola a Roma per la fiera Più libri più liberi ho partecipato alla presentazione del libro di Marco Malvaldi L’architetto dell’invisibile ovvero come pensa un chimico.
(In corsivo le parole di Malvaldi)



Ho scelto di seguire questa presentazione perché avevo sentito parlare Malvaldi ad un convegno di Matematica con l’università Bocconi di Milano e mi era piaciuto molto. Non ho ancora letto nulla di suo, benché nella mia libreria abbia uno dei suoi lavori “La briscola in cinque”. Marco Malvaldi ha iniziato la sua presentazione in modo provocatorio parlando dell’acqua come potenziale veleno. Questo perché un chimico ragiona in termini di quantità e qualità. Quantità: qualsiasi molecola messa in quantità diverse può avere conseguenze diverse. Anche l’acqua in quantità diverse crea reazioni diverse, interagisce in tanti modi.
Da qui ha iniziato a parlare di chimica, parlava con una passione fuori dal comune tanto da rendere piacevole questa materia ai più molto ostica. Ha reso anche simpatica la figura del chimico, anche se come ha detto lui stesso: Nell’immaginario collettivo il chimico è cattivo. La chimica è conoscenza e come usiamo questa conoscenza dipende da noi. Sicuramente avere la conoscenza aiuta.

Nel corso della sua presentazione sempre con una vena divertente e provocatoria, ha nominato la serie Breaking bad. Serie molto amata da mio marito (che è un chimico) e la cosa mi ha fatto sorridere. Presenta il personaggio del professore senza più speranze che mette in campo le sue competenze chimiche per fare soldi. Anche se fa un piccolo appunto: Un chimico non scioglierebbe mai un cadavere nell’acido, ma userebbe una base: è più veloce e la scia molto meno tracce.
Poi tra il pubblico nota una ragazza con una collana con un pendente particolare: una molecola di Caffeina. Da questo spunto è partita una lezione di chimica che più affascinante non si può. Ha parlato della forma, dell’importanza della forma speculare, di come le diverse forme creino diverse reazioni e soprattutto ha collegato questo con i medicinali generici… il tutto parlando di struttura molecolare! Ha usato termini specifici e tecnici come Simmetria Chirale che sinceramente non ho mai saputo cosa fosse, ma ascoltando lui mi sono incuriosita, tanto che mentre prendevo appunti pensavo alle domande che avrei posto a mio marito. Bellissimo quando oltre a parlare di simmetria e di forme “belle” delle molecole ha detto che La molecola non è ferma. Ce la possiamo immaginare come pesetti con delle molle attaccate. Quindi la molecola si muove, oscilla, respira. Dopo una spiegazione così come si fa a non amare la chimica?
Ha poi spiegato come si possono studiare gli effetti delle diverse molecole parlando degli esperimenti sulle molecole bombardati dalla luce e dei movimenti che la molecola compie.
Un chimico guarda una molecola e potrebbe dire molto in termini di dorma e di bellezza.
A termine della presentazione alcuni tra gli astanti che avevano letto il libro in questione hanno posto domande e si sono avvicinati all’autore per scambiare due parole, io invece mi sono allontanata per correre ad un’altra presentazione, dove ho trovato nuovamente Malvaldi!!!




1 commento:

  1. Adoro questo autore e il suo essere un chimico aggiunge quel qualcosa in più

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