mercoledì 15 marzo 2017

Recensione #53 Insegnami ad amare by Stefania Fabrizi


Autrice: Stefania Fabrizi
Titolo: Insegnami ad amare
Editore: Delos digital
Pag: 176
Data di pubblicazione: 17 gennaio 2017

Trama
Langhe, fine agosto 2010. La vita scorre fin troppo tranquilla nella cascina di Bossolasco dove la giovane Annita trascorre le sue giornate ad aiutare la famiglia nei campi e a rimuginare sul suo futuro, faticando a liberarsi da un'infanzia segnata dal dolore per la perdita di sua nonna, unica persona che le ha dato il suo affetto. L'impasse esistenziale di Annita viene sconvolta dall'arrivo inaspettato di David, giunto dall'Inghilterra come volontario del w.w.o.o.f. nelle attività agricole della cascina e appassionato lettore di poesie con cui lei, a poco a poco, scopre di avere una profonda sintonia. Qualcosa cambia per sempre, Annita scopre l'amore e si trasforma in donna insieme a David che, giunto al termine della sua permanenza in Italia, dovrà separarsi da lei. Restare o raggiungerlo? Cambiare vita per sempre o rinunciare alla felicità? Solo il cuore potrà deciderlo e darle il coraggio di compiere la svolta definitiva. 



Una storia d'amore che è solo un bellissimo romance e che fa bene al cuore.








La storia è raccontata dal punto di vista di Annita, giovane ragazza che vive in campagna con il fratello Michele e la cognata Gabriella. I due gesticono un'attività agricola affiliata al W.W.O.O.F che ha lo scopo di sostenere, divulgare e condividere la quotidianità in campagna secondo i principi dell’agricoltura biologica con l'aiuto di lavoratori volontari.
Proprio in occasione della vendemmia la protagonista conosce David Knight, pediatra inglese molto più grande di lei...



Lui stava dando un significato al mio quotidiano, non passava giorno che io non mi sentissi entusiasta, viva ed emozionata all’idea di trascorrere con lui anche solo un minuto. Non avevo ancora incontrato un uomo così, che mi facesse sentire bella semplicemente con uno sguardo.



Ho apprezzato moltissimo il fatto che l’autrice non abbia scritto il solito racconto con una storia d’amore troppo sdolcinata, ma abbia dato il giusto tempo ai protagonisti per conoscersi.



... io e David eravamo stati insieme sotto il sole d’estate che aveva illuminato i nostri sorrisi, ci aveva rivelato a poco a poco l’una all’altro e aveva fatto crescere lentamente il nostro rapporto.

I personaggi sono ben delineati, Annita è quella descritta meglio, visto che seguiamo il tutto dal suo punto di vista. Tutte le sue emozioni e le sue paure vengono trasmesse perfettamente al lettore. Non sono una fan dei romanzi scritti in prima persona, perché sembrano sempre lasciare degli spazi vuoti nel racconto. Infatti avrei voluto una maggiore caratterizzazione di David.




È la mancanza di coraggio che ci costringe ad esistere senza vivere realmente. Uscire dal proprio guscio, dalla propria dimensione conosciuta e protetta, quella è la vera sfida.


Ho adorato Marta, l'ultima ospite della fattoria per la parte essenziale che ha avuto nel cambiamento di Annita.
Gabriella era quella che mi disgustava di più, lei mi trattava con maggiore disprezzo del solito, ma io non mi sentivo né ribelle né immorale perché l’unica cosa che avevo fatto era stata quella di agire ascoltando il mio cuore.



Insopportabile, bigotta e sprezzante, invece, la cognata Gabriella sposata con l'apatico Michele, fratello della ragazza.



Lo stile narrativo è semplice, ma curato e la lettura ne risulta scorrevole. Forse un pochino troppo lunghi i capitoli, ma vale la pena leggere il libro, specialmente se si cerca una storia dolce e romantica, da leggere in un pomeriggio estivo.

























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