venerdì 23 marzo 2018

Recensione #176 Ogni piccola bugia by Alice Feeney



Autrice: Alice Feeney
Titolo: Ogni piccola bugia
Editore: Nord
Data di pubblicazione: 31 agosto 2017
Pagine: 366


Trama
Il mondo di Amber Reynolds è fatto solo di suoni, rumori, voci. Ed è grazie a quelle voci frammentarie e confuse che lei capisce di aver avuto un incidente d'auto e di essere in una stanza di ospedale. In coma. Amber non ricorda nulla, ma una domanda la perseguita: com'è possibile? Io non guido quasi mai... Poi, tra quelle voci ne riconosce due, che diventeranno il suo unico contatto con il resto del mondo. Quelle di suo marito e di sua sorella. Ignari che Amber li senta, i due parlano, litigano, rivelano indizi. E lei intuisce di non potersi fidare di loro. Nascondono qualcosa. E, forse, non sono un'ancora di salvezza, bensì un pericolo vicino e insidioso. No, l'unico modo per scoprire cosa le è successo è ricostruire nella sua mente, passo dopo passo, gli eventi dell'ultima settimana, fino al momento dell'"incidente". Ma Amber ha paura. È impotente, in balia di chi le sta intorno. E poi compare una terza voce, che lei non riconosce. È di un uomo che la viene a trovare la sera, quando gli altri sono andati via. E che le sussurra inquietanti minacce... Amber deve svegliarsi prima che sia troppo tardi. Perché deve proteggere il suo segreto. Deve portare a termine il suo piano...







Questo libro mi è stato caldamente consigliato dalla mia pusher di fiducia (ci azzecca sempre) La libridinosa, per cui non ho potuto fare a meno di acquistarlo.
La protagonista Amber (che non mi è rimasta particolarmente simpatica) è in coma e non ricorda cosa le sia successo.
La storia si sposta tra capitoli di poco prima dell'incidente, durante il coma e attraverso gli occhi di una bambina di dieci anni. L'incipit del romanzo mi ha catturata immediatamente e le parole di Amber mi hanno ossessionato per tutta la lettura.



Mi chiamo Amber Reynolds.
Ci sono tre cose che dovreste sapere di me:
  1. Sono in coma
  2. Mio marito non mi ama più
  3. A volte dico bugie



Questo ha fatto in modo che dubitassi di ogni sua parola, oltre che dubitare di tutti i personaggi che le ruotano intorno. Avevo la sensazione di essere intrappolata, lì, con lei mentre cercava di dissipare la nebbia che avvolgeva la sua memoria.
La trama è ben strutturata e i soggetti sono descritti davvero bene attraverso le parole di Amber o le loro stesse frasi mentre sono al suo capezzale. Ogni tanto avevo la sensazione di aver capito dove l'autrice voleva portarmi, ma i vari colpi di scena scombinavano tutto e mi ritrovavo a sospettare di ognuno di loro. Tutta la lettura è stata caratterizzata da questo mettere tutto in discussione.
Ho cercato di comprendere ogni significato nascosto nei ricordi di Amber, nelle sue parole, ma il finale non me lo aspettavo davvero. Avevo intuito qualcosa, sì, ma non tutto il quadro generale della situazione.
Ho spesso dovuto lottare con la mia voglia di sapere andando a leggere gli ultimi capitoli (lo so che non si fa), ma ho resistito fino alla fine.
Lo stile della Feeney è davvero perfetto per questo romanzo e ho trovato le parole del diario particolarmente ben scritte tanto che mi hanno dato l'impressione di leggere realmente uno scritto di una bambina decenne.
Un thriller psicologico fantastico, avvincente come pochi altri, ingannevole e tortuoso. Promosso tra i migliori letti finora.






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